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INCONTRI Rilke e la Duse

Dopo il lungo soggiorno nel castello di Duino Rainer Maria Rilke fu invitato dalla principessa Maria Thurn und Taxis nel suo appartamento veneziano a palazzo Valmarana.
Palazzo%20Smith%20Mangilli%20Valmarana[1]Non doveva essersi trattato di un caso che nel luglio del 1912 in un albergo della città lagunare si trovasse Eleonora Duse, allora in un momento di incertezze e dubbi.
750[1]Nel libro Ricordo di Rainer Maria Rilke la principessa Marie Thurn und Taxis racconta con un certo humor quell’incontro fatale tra la 54enne attrice e il 37enne poeta boemo e da lei definito un’ “autentica catastrofe” descrivendo la Duse come una donna precocemente invecchiata, disperatamente infelice ma ancora sensibile alle lusinghe dell’amore.
Rilke fu infatti subito attratto da quella sorta di “cerchio magico” che la circondava e si sarebbe innamorato di lei alla follia se non fosse stata accompagnata dall’amica – confidente Lina Poletti che lui trovava cordialmente antipatica. (nota 1)
Lascio che le cose mi accadano e quello che succede sembra appartenere al sogno” scriveva Rilke a Marie che aveva ritenuto opportuno defilarsi.
Eravamo come due personaggi al centro di un antico mistero, parlavamo come se recitassimo una leggenda […]”  e descrivendo così il suo sorriso: “che non necessita di spazio, che non mente, che non nasconde, cristallino come un canto”.

Durante i loro incontri Rilke si precipitò a presentarle un suo progetto teatrale intitolato La principessa Bianca, scritto nel 1904 pensando a lei come interprete. L’attrice fu subito colpita dal poema e chiese una traduzione tagliata espressamente su di lei, ma dopo i primi entusiasmi se ne disinteressò.
Così, incerto sulla stesura del dramma il poeta propose alla Duse di interpretare la pièce Mater dolorosa che le suscitò un grande quanto breve entusiasmo.
La breve liaison veneziana fu davvero fonte di una grande stress per Rilke che sembrava essere talmente risucchiato dalle angosce dell’attrice da guardarsi ogni mattina allo specchio per vedere se durante la notte si fosse incanutito.

Rilke ridottoDopo la scomparsa della Duse per un intero giorno, dopo le sue escandescenze per un’improvvisa comparsa di un innocuo pavone durante un break su un’isola e la sua improvvisa decisione di partire da Venezia, il povero Rainer si sfinì del tutto:
E’ venuto il momento in cui non ne ho potuto più” scrisse infine a Marie, confessandole come quell’uccello avesse risolto quello sfortunato incontro. (nota 2)

 

 

Note:
1. Fu avanzato il dubbio che il legame tra le 2 donne, che si stava sciogliendo proprio in quel periodo, non fosse stato di sola amicizia;
2. Non è dato sapere se quel pavone fosse reale o metaforico.

Fonte:
Marie Thurn und Taxis, Ricordo di Rainer Maria Rilke, Ed. Fenice, Trieste, 2005