Archivio mensile:marzo 2015

Santa Maria in Siaris

Questa piccola, modesta chiesetta che svetta su uno zoccolo di roccia a mezza costa del crinale della Val Rosandra ha una lunghissima vita.

I più antichi documenti che attestano la sua esistenza si trovano su documenti risalenti all’anno 1260 (o addirittura nel 1213) che riportavano la seguente prescrizione: “Se alcuno bestemmiasse Dio o Sancta Maria, overo altri Santi, o alcuna parola desonesta dicesse che fosse contra l’onor de Dio, per obedienza e disciplina andar debba a Sancta Maria in Siaris descalzo”.(nota 1)
L’iscrizione ufficiale venne scritta nell’anno 1367 nello statuto della Confraternita del S.S. Sacramento (detta anche Corpus Domini o dei “Battuti”) la cui chiesa si trovava all’esterno delle mura della Tergeste medievale, contrassegnata nella mappa sotto riportata con il numero 6: (nota 2)

Il nome Siaris potrebbe derivare dall’antico termine ladino masiarjs , ovvero una zona piena di pietre scelta per l’asprezza del suolo a un eremitaggio di espiazione. A noi piace invece pensare che fu collocata su quel costone per ricevere gli ultimi raggi del sole di maggio accendendosi come una piccola isola di luce.

L’iscrizione sull’architrave della porta centrale ricorda il restauro avvenuto nel 1647 con la dotazione di due altari laterali, oggi andati distrutti, seguito da altri lavori di ammodernamento solo nel 1954. (nota 3)
Nel 1979 questa romantica chiesetta fu danneggiata sia all’interno che all’esterno da atti vandalici ai quali porsero rimedio alcuni volontari nel 1982
Vorremmo concludere questo breve articolo con un passo del Vangelo di Luca riportato da Enrico Halupca e che ci piace molto:
Chi ascolta le mie parole sarà simile a un uomo che ha costruito la sua casa sulla roccia. E’ venuta la pioggia, sono straripati i fiumi, i venti hanno soffiato con violenza contro quella casa, ma essa non è crollata, perché le sue fondamenta erano sulla roccia

Note:
1. Un’altra meta dei pellegrinaggi di espiazione era la Chiesa di Santa Maria di Grignano, oggi non più esistente;
https://quitrieste.it/i-templari-a-grgnano/

2. La chiesa del Santissimo Sacramento ebbe un grande impulso con la terribile epidemia di peste del 1348;

3. Nel 1953 l’abside fu affrescata dall’artista Riccardo Bastianutto

Notizie da:

Enrico Halupca, Le meraviglie del Carso, Edizioni Lint, 2004, Trieste;

Dante Cannarella, Il Carso della Provincia di Trieste, Edizioni I. Svevo, 1998, Trieste