L’addio di Massimiliano a Trieste

L’album donato dai triestini alla partenza di Massimiliano per il Messico (Fonte: Massimiliano da Trieste al Messico, Catalogo a cura di L. R. Loseri, Edizioni Lint, 1986, Trieste)

Tavola argentata con inserimento di rilievi in avorio e incastonature di 11 turchesi e 16 opali; nel frontespizio un acquerello di Fielder; all’interno le firme del podestà Carlo Porenta e di operatori economici e culturali, conservata a Vienna.

Riportiamo il testo integrale della lettera con firma autografa di Massimiliano d’Asburgo inviata al podestà di Trieste nell’aprile 1864.Il manoscritto è conservato presso il Civico Museo di Storia e Arte a palazzo Gopcevich di Trieste.

Caro Signor Podestà,

Mentre fidente nell’ajuto del Cielo, Io assumo lontano Imperio, non posso a meno di rivolgere un’Addio pieno di mestizia alla bella e Cara Trieste.
Mia residenza d’elezione e quasi patria per dolce affetto, Io l’amai profondamente e nel lasciare l’Europa sento qual copia di preziose memorie ad essa Mi leghino.
Non dimenticherò mai la gentile cortesia dei suoi abitanti, ne le prove di devozione che i Triestini costantemente offrirono alla Mia casa ed a Me e queste memorie Mi seguiranno come dolce conforto nella lontananza e come felice augurio per l’avvenire.
Mi sarà ognor grato che il Mio giardino di Miramar sia visi-tato dalla popolazione di Trieste e fino a che le circostanze il permettano, dispongo ch’esso rimanga giornalmente aperto.
Bramo che i poveri conservino qualche memoria della Mia affe¬zione e destino loro la somma di Fiorini 20.000, i cui interessi verranno a cura del Municipio distribuiti annualmente la vigilia del Natale fra le famiglie più bisognose della Città.
A Lei Signor Dottore Carlo Porenta, quale Rappresentante della Città di Trieste, conferisco la Commenda dell’Ordine del Mio Impero.
Massimiliano

Miramar
li 10 Aprile 1864

Un pensiero su “L’addio di Massimiliano a Trieste

  1. salvatore Cicala

    Bravo Max,bello e buono,ma perché andarsene da un paradiso? Dove era amato da tutti?Forse .come diceva suo fratello Franz Joseph,egli era un fanciullo cresciuto?E quindi molto influenzabile?
    Purtroppo come è strutturata la storia oggigiorno,ci raccontano solo gli aspetti gradevoli e positivi dei personaggi,interessante sarebbe sapere anche il contraddittorio. Ad esempio la strage che egli commise in Messico dei prigionieri politici,e che gli costò poi la vita.

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