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Eugenio Geiringer

Eugenio Geiringer, nato a Trieste il 25 febbraio 1844, fu un originale architetto-ingegnere di ispirazione neoclassica, stile molto in voga ai tempi dell’Impero austro-ungarico.

Figlio di Ruben Isach Roberto Geiringer, nativo di Gajary (a nord di Bratislava in Slovacchiatra) e di Eva Morpurgo, appartenente alla famiglia di banchieri che fondarono le Assicurazioni Generali, studiò all’Accademia di Commercio e Nautica di Trieste (oggi Istituto Nautico) creato da Maria Teresa d’Austria nel 1774. Seguiti i corsi di Matematica all’Università di Padova, nel 1864 si laureò in Ingegneria specializzandosi negli impianti di illuminazione a gas. Dopo aver insegnato disegno geometrico-meccanico-industriale alla Civica Scuola Reale di Trieste, dal 1872 al 1877 divenne Direttore alla Banca Triestina di Costruzioni e Presidente della Società degli Ingegneri e Architetti.
Sposatosi nel 1874 con Ortensia Luzzatti ebbe 7 amatissimi figli di cui Pietro (1886-1944), condirettore delle Assicurazioni Generali morì con la moglie Francesca Vivante nel campo di sterminio di Auschwitz.
Geiringer fu membro del Partito Liberale Nazionale, consigliere del Municipio, deputato della Provincia, presidente della “Commissione pubbliche costruzioni”, membro della “Commissione all’ Istruzione”, del “Consiglio superiore della Cassa di Risparmio” e di altre strutture amministrative senza dimenticare le sue funzioni di curatore dei “Civici Musei di Antichità e Storia Naturale”.

Iniziò la linea ferroviaria Trieste-Vienna che dalla Stazione di Sant’Andrea attraversava i Tauri austriaci e fu autore di diversi progetti per lo sviluppo ferroviario dell’Istria, della Carinzia e della Slovenia.
Dal 1886 al 1892 fu presidente della Società Alpina delle Giulie, di cui fu uno dei fondatori, vicepresidente della “Società di abbellimento della città di Trieste”, direttore della “Società d’igiene” e della “Società delle Corse”.

Morì il 18 novembre 1904 lasciando una grande quantità di opere da lui realizzate.

Su progetto dell’architetto Giuseppe Bruni dal 1872 al 1877 Geiringer diresse i lavori di costruzione del Palazzo Municipale e dell’elegante Hotel Vanoli in Piazza Grande.

Nel 1883 Geiringer fu incaricato dalla Direzione generale delle Assicurazioni Generali di progettare la nuova prestigiosa sede di via Cavour.
Tra i due obelischi sopra l’elegante facciata dell’imponente struttura spicca l’iscrizione della data di nascita della grande Compagnia (1831).

Il palazzo del Lloyd austriaco fu costruito invece dagli architetti viennesi Heinrich Freiherr von Ferstel e Josef Horwath mentre Geiringer si occupò della pianificazione dei lavori e dell’abbellimento dei muri esterni.
La bella villa Geiringer che domina tutto il golfo di Trieste dalla sommità del colle di Scorcola venne costruita nel 1896 sopra un precedente edificio.

Durante la seconda guerra mondiale il Castelletto fu usato come sede del Genralkommando dell’Asse durante l’invasione delle truppe yugoslave. Secondo una testimonianza di Monsignor Antonio Santin (1895-1981) all’epoca esisteva un passaggio sotterraneo collegato all ’Ospedale Militare.

La Villa Geiringer è oggi la sede dellEuropean School of Trieste integrata al sistema scolastico italiano.

La Villa Fausta di Salita di Gretta n. 5, costruita nel 1855 dal podestà Muzio Giuseppe Spirito de Tommasini (1794-1879) fu ingrandita e modificata dall’ingegner Eugenio Geiringer e acquistata da Fausta Veneziani, sorella di Livia, moglie di Italo Svevo.

Questa villa a forma di castello neo-medievale situata in via Tiepolo n.11 e appartenente ai marchesi Diana, fu acquistata dal cavalier Giuseppe Basevi nel 1895 e subito danneggiata dal . violentissimo terremoto avvenuto nei pressi di Lubiana il 14 aprile. L’edificio venne così trasformato e ampliato dall’ingegner Eugenio Geiringer per essere poi ceduto in locazione nel marzo 1898 al governo austro-ungarico che vi trasferì l’osservatorio Zentralanstalt für Meteorologie und Geodynamik dotato sia di un sismografo di tipo Rebeur-Ehrlet che di un potente telescopio astronomico.


Anche il palazzo neo-classico della Banca d’Italia, situato in via Cavour n.141, fu eretto agli inizi del XX secolo da Eugenio Geiringer unitamente all’architetto austro-ungarico Müller.

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