Perotti è un nome che a Trieste viene ricordato per il raffinato e purtroppo non più esistente negozio di fiori presso Palazzo Modello con le sue belle vetrine in Capo di Piazza e via del Teatro (1)
L’attività commerciale iniziò nel lontano anno 1879 in via San Nicolò 28 riscuotendo gli apprezzamenti della clientela che ordinava e acquistava i suoi freschissimi fiori importati dall’estero e in parte forniti dai giardini di villa Perotti nel rione di Chiadino. (2)
Il cartellone pubblicitario dipinto da Ugo Flumiani
Il titolare Giulio Perotti, nato 1841 a Ueckermünde (3) come Julius Prott, fu infatti talmente ammaliato dalle bellezze di Trieste che decise di acquistare una casa in un colle di periferia e di trasferirsi qui.
Il nostro concittadino aveva intrapreso sin da giovane degli studi musicali a Berlino, Firenze e Parigi e nel 1863 iniziò una sfolgorante carriera di tenore e con il nome d’arte Giulio Perotti si esibì in numerosi repertori operistici nei più grandi teatri nazionali e internazionali.
Nonostante gli impegni artistici, il Perotti trovò il tempo di ristrutturare la sua villa arredandola con preziosi libri, quadri e oggetti d’arte dedicandosi anche all’allestimento dei giardini che dotò di una decina di pozzi per le irrorazioni e di una serie di serre per la coltivazioni di pregiate piante provenienti da Brasile, Giappone, Egitto e Indie.
Foto collezione Sergio Traccanelli Gli ospiti rimanevano stupefatti dallo spettacolare panorama che si godeva dallo spazioso terrazzamento della residenza, dalle rigogliose vegetazione e dalle varietà floristiche nelle serre.
Nelle note biografiche di Giulio Perotti reperibili sul Web viene riportata la sua particolare passione per le rose che nel 1892 lo indusse a creare con una serie di innesti e riproduzioni una nuova rosa dai petali bianchi e dall’intenso profumo.
Dopo più di un secolo il professor Vladimir Vremec, l’ideatore dello splendido Roseto di San Giovanni (4) ricercando delle specie antiche per arricchire le collezioni del parco, scoprì che in un catalogo della rivista Rosenzeitung pubblicata nel 1893 era inserita la Rosa Emlékezés Deák Ferencz (5) nome attribuito come ricordo dell’illustre politico ungherese ma specificando la proprietà di Giulio Perotti.
Traducendo dal tedesco la presentazione sulla rivista si apprende che si trattava di una magnifica ibridazione di una Rosa Thea che riuscì a conservarsi perfetta dopo tutto il lungo viaggio da Trieste a Budapest permettendo di essere copiata in un acquerello. Sulla didascalia della Deák Ferencz venne descritta come un fiore grande con una ricca e durevole fioritura con un profumo intenso simile al thè bianco.
Con il sorprendente nome di “Souvenir de Francois Deak” questa rosa bianca fu presente anche sul catalogo relativo alla Esposizione Agricola-Forestale della Ditta di floricultura di Antonio Ferrant tenutasi a Gorizia nel 1891 e premiata con una medaglia d’oro.
Secondo un articolo della giornalista Ivana Suhadolc pubblicato su “Il Piccolo” in data 2 luglio 2016 la Rosa bianca Ferencz Deák – Perotti sarebbe sopravvissuta a più di 120 anni di storia continuando a fiorire in una corte di una casa di Pregara in Istria e adesso anche nel Roseto di San Giovanni.
Il nostro celebre concittadino Giulio Perotti concluse la sua carriera operistica nel 1900 e la sua vita a Milano il 21 febbraio del 1902; nella sua città d’origine sul Mar Baltico, al confine con l’attuale Polonia, si tiene ancora oggi un concorso di canto lirico a lui intitolato.
La bella villa di Chiadino fu venduta e l’ultimo proprietario, un principe del Foro romano, la rinvedette intorno agli Sessanta e dopo il suo abbattimento sorsero dei moderni condomini; l’attività floristica della Ditta Perotti continuò invece fino ai primi anni del XXI secolo.
Note:
1. Oggi sostituito da una frequentata Caffetteria
2. Villa Perotti aveva l’ingresso principale in vicolo degli Scaglioni 30 e uno secondario in via dei Porta 55
3. Sul mar Baltico, al confine dell’attuale Polonia
4. Il Roseto nel Parco di San Giovanni fu creato nel 2009 e oggi accoglie ben 3.000 varietà di rose
5. Ferenc Deák (1803 – 1876) in Italia noto anche come Francesco Deak, lottò per l’autonomia del paese all’interno dell’Impero che fu ottenuta con il Compromesso austro-ungarico del 1867
Fonti tratte da:
Un articolo di Ivana Suhadolc pubblicato il 2 luglio 2016 su “Il Piccolo” – Alessandro Goracuchi, Attrattive di Trieste, Ed Svevo, Trieste, 1977 – internationaler-perotti-gesangswettbewerb.de – Wikipedia